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Il cantante di blus - Capitolo 8

VIII.

«Insomma che è questo Salaria?»

«È una specie di snack bar di Roma, dove si beve e si mangia».

«E ‘stu Michele? L’hai trovato?»

«Non ancora, don Vitto’. Datemi un poco di tempo, me lo avete detto ieri sera… e era domenica».

«Zicchinè, qua di tempo non ce ne stà. Tu ti devi muovere. A me ‘ste informazioni mi servono proprio subito!»

«Don Vitto’, state in buone mani, lo sapete. Ho già organizzato qualcosa. Vi chiamo io, stasera tardi o domani mattina».

Don Vittorio chiuse la telefonata senza nemmeno salutare. Ci aveva pensato tutto il fine settimana, ma poi la domenica sera aveva chiamato ‘O Zicchinett. Lui gli aveva assicurato che entro il lunedì in tarda mattinata gli avrebbe detto qualcosa, ma questo non era abbastanza. Doveva saperne di più. Da dove veniva questa storia? Chi l’aveva scritta? Con quali informazioni?

Se si trattava solo di una coincidenza c’era il rischio di suscitare una sgradevole curiosità intorno all’argomento. Conosceva ‘O Zicchinett da parecchi anni ed era uno che ci sapeva fare. L’aveva cresciuto nella sua famiglia, quasi come un figlio.

Il suo temperamento era spesso eccessivo, ma era un uomo efficiente.

A lui aveva insegnato tante cose, ma la lezione che riteneva la più importante, era che le informazioni sono il bene più prezioso che si possa ottenere.

E adesso lui doveva sapere.